18 Gennaio 2025

Intervista a Paola Cozzo

Attrice co-protagonista di DEMONI, il film di Lamberto Bava del 1985.

Ciò che colpì me e l’immaginario di tutti coloro che guardarono Dèmoni, fu l’aspetto acqua e sapone di Paola, quel suo fare timido e inconsapevole che la videro catapultata, suo malgrado, in un vero e proprio inferno in terra. Quella bellezza pura e travolgente non ha perso il suo potenziale e oggi si presenta più bella che mai ai microfoni di Fanta Horror per una splendida intervista che ci fa tornare un po’ indietro nel tempo.

FH: Cosa ha significato per te e la tua carriera essere co-protagonista di un film come Dèmoni, considerato ad oggi il film italiano di genere che probabilmente ha avuto più successo non solo nel nostro paese ma nel mondo?
R1: Buongiorno James e grazie per l’intervista. Sono passati ormai 34 anni; ero una giovane e inesperta “ragazzina” che venne catapultata nel giro di un giorno in un film in presa diretta in inglese e non mi resi assolutamente conto che avrebbe avuto tutto questo successo, ancora oggi. Per me fu un capitolo aperto che poi si chiuse subito dopo. E’ stata una bellissima esperienza e se tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto, soprattutto perché conobbi una persona in particolare come Dario Argento che mi ricordo essere molto inquietante ma allo stesso tempo anche molto dolce. Era una dolcezza che riscontravo guardandolo dritto negli occhi. Per me fu un’esperienza assoluta e molto interessante. Mai avrei immaginato un successo del genere soprattutto in giro per il mondo.

FH: Dario Argento era presente sul set durante le riprese? E com’è stato lavorare per Lamberto Bava?
R2: Dario Argento era presente spesso e volentieri soprattutto nelle scene più violente e cruente del film, ad esempio durante la mia trasformazione quella di Fabiola Toledo (che poi si trattava di una bambola realizzata da Sergio Stivaletti); e voglio ricordare anche Rosario Prestopino che ha dato un grande contributo a questo film nonostante venga poco nominato e che è venuto a mancare qualche anno fa, grande Rosario! Fu lui a fare un grande lavoro sul mio viso e a trasformarmi in demone, dal calco del viso alle mani, tutto insomma. Per quanto riguarda Lamberto lo ricordo come una persona molto comprensiva, anche perché essendo stata catapultata nel set nel giro di un’ora capì che ero alla mia prima esperienza, anche perché l’attrice che doveva interpretare Kathy aveva rinunciato o non so bene quale fosse il motivo del forfait e io mi ritrovai lì, Lamberto mi aiutò molto anche perché il film era in presa diretta e io parlavo pochissimo l’inglese, l’avevo studiato solo a scuola. Avevo due copioni, uno in italiano e uno in inglese e Lamberto Bava mi aiutò davvero tanto, grande uomo!

FH: Ricordiamo con grande affetto Rosario Prestopino. Quanto è durata la sessione di trucco da demone?
R3: Io ricordo che restavo in sala trucco dalle 2 alle 4 ore. Non era facile ciò che veniva fatto non solo su di me ma su tutti gli attori del film. Sergio Stivaletti si occupava delle protesi e dei calchi, come quello dei denti ad esempio. Lui si era occupato della trasformazione della Toledo. Lui era molto tecnico mentre Rosario Prestopino era un vero e proprio artista. Io restavo alla sala trucco anche 5 ore al mattino perché poi al pomeriggio per le riprese. All’interno del cinema era stata allestita anche una doccia perché prima di andare a casa ovviamente dovevamo lavarci di dosso tutto il sangue di scena.

FH: Una curiostià: dalla tua bocca fuoriusciva un liquido verde, di che si trattava?
R4: Il liquido che usciva dalla nostra bocca era fatto di yogurt e menta, e devo dirti che era anche piuttosto gradevole al palato.

FH: Possiedo la maschera originale del film sempre creata da Sergio Stivaletti e la custodisco molto gelosamente: ti piacerebbe indossarla?
R5: Complimenti! Sì, certo. La indosserei. Anche se nel film l’aveva indossata la grande e forte Geretta. Sì, la indosserei. Mi farebbe anche molto piacere perché mi farebbe tornare indietro nel tempo.

FH: Qualcuno ti ferma per strada e ti da un biglietto di invito per un cinema chiamato METROPOL, anteprima gratuita. Ci vai? Ti è capitato di riguardarti il film Dèmoni, magari con gli amici?
R6: No, non ci vado perché io sono una persona molto attenta e ho paura. Non andrei mai, neanche gratuitamente. Non mi è capitato di vedere il film con gli amici ma l’ho rivisto per conto mio a casa da sola e devo essere sincera mi è piaciuto tanto. Quando l’hanno rimandato in onda, su RAI 4 ad esempio, mi hanno telefonato alcuni colleghi e amici per segnalarmi che sarebbe andato in onda e me lo sono rivisto di nuovo l’anno scorso. Mi fa piacere comunque rivederlo perché è stata davvero un’esperienza molto positiva, forse l’unica.

FH: Come ti sei preparata nel periodo precedente le riprese?
R7: Io non ho avuto proprio il tempo di prepararmi, perché sono stata chiamata la mattina stessa dell’inizio delle riprese dalla mia agenzia all’epoca di Cristiano Cucchini per andare a fare il provino e quando Dario Argento mi ha scelta il pomeriggio stesso ero sul set. Quindi non ho avuto assolutamente tempo di preparare nulla se non la sera quando tornavo a casa.

FH: Il film è recitato in lingua inglese e poi ridoppiato in italiano. Nella versione italiana la voce è tua o di qualcun altro?
R8: La voce non era la mia perché sono stata doppiata. Non so da chi sono stata doppiata, non mi hanno detto niente hanno fatto tutto da soli. Non sono stata interpellata su nulla infatti questa cosa mi diede abbastanza fastidio ora che ricordo perché sinceramente avrei preferito doppiarmi da sola.

FH: Il timbro vocale comunque è simile al tuo
R8a: Non sei il primo che dice che sembra proprio la mia voce e invece purtroppo non è.

FH: Dopo Lamberto Bava, hai lavorato in “Demonia” e “Un gatto nel cervello” con il grande Lucio Fulci. Cosa ricordi di lui? Ti sei trovata meglio con Fulci o con Bava?
R9: Mi sono trovata bene con entrambi i registi ma con Fulci ho lavorato di meno, con Lamberto ho lavorato due mesi di seguito per Dèmoni, quindi c’è stata più confidenza con lui. Fulci era una persona molto particolare, molto attenta come Lamberto e come lui stava molto vicino agli attori. Un aneddoto che ricordo è stata una ripresa davvero tosta in una chiesa sconsacrata in Sicilia quando mi hanno anche inchiodata alla croce, mi diedero anche una botta sul dito e mi cadde l’unghia. Erano gli anni ’90 quando girai con Fulci Demonia e Un gatto nel cervello. Comunque ho un bel ricordo anche di Fulci al di là del tempo che era stato dedicato alle riprese del film, con Bava ebbi modo di lavorarci di più e conoscerlo meglio.

FH: Dopo le esperienze al cinema e in TV cos’è successo?
R10:Dopo l’esperienza con Dèmoni cominciai a lavorare per le pubblicità, soprattutto americane perché mio padre faceva l’aiuto regista, purtroppo è venuto a mancare nel 1991. Ho partecipato a diversi film americani, ho lavorato anche come controfigura anche perché dopo i tre film itlaiani non c’è stata più occasione di fare l’attrice nel vero senso della parola (ricordo anche “Non se ne vogliono andare” con Mario Monicelli dell’ 88). Non grande memoria su questo, c’è stato un periodo in cui mi districavo tra la moda e il cinema. Lavoravo anche in discoteca tra le altre cose. Nella moda facevo molto showroom, sono stata a Milano per Milano Sposa, giù in Puglia per diverse sfilate, il mondo del cinema lo abbandonai facendo questo e la fotomodella. Ho lavorato come segretaria in un giornale di Roma che si chiama “Porta Portese” per 6 anni. Poi purtroppo sono stata licenziata perché il giornale non andava bene. Ho poi fatto la segretaria in uno studio medico e ho lasciato perdere il cinema e il mondo dello spettacolo in genere, anche perché ormai ho superato i 50 anni abbondantemente, il 2 dicembre ne compirò 55.

FH: Oggi di cosa ti occupi?
R11: Adesso lavoro in RAI con “L’eredità”, faccio assistenza ai concorrenti che vengono a partecipare al programma. Li faccio accomodare, li porto al trucco e parrucco e tutto il resto, soddisfando tutte le loro esigenze.

FH: Se ti chiamassero per girare un altro film horror (magari un altro seguito di Dèmoni) accetteresti?
R12: Sì certo! Assolutamente, sarebbe molto bello.

Grazie Paola, è stato un onore intervistarti.

di James Garofalo

 

 

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