MICROCONTROLLER

Chiamato Midwich Microcontroller, questo computer britannico è stato sviluppato per fornire un piccolo micro desktop in grado di far funzionare altre apparecchiature attraverso una varietà di schede di interfaccia.

Nel 1979 un produttore italiano di circuiti integrati progettò e iniziò a vendere un microsistema a scheda singola che poteva essere espanso in un sistema completo con VDU, dischi, ecc. Chiamato Nanocomputer, fu prodotto da SGS Ates e uno dei distributori nel Regno Unito era Midwich. Il Nano era piuttosto costoso e soffriva di una serie di piccoli problemi che ne impedivano l’utilizzo nel mercato per il quale era stato originariamente progettato. Non è chiaro quanto ciò abbia spinto Midwich a procedere con il proprio sistema, ma l’influenza è chiaramente qui.

Costruzione
L’involucro del microcontrollore è realizzato in schiuma strutturata appoggiata su un telaio in acciaio. È certamente rigido ma la sua forza d’urto (cioè far cadere oggetti sulla sua sommità) potrebbe essere sospetta. La parte superiore del case è sufficientemente ampia e profonda da consentire il posizionamento di una TV o di un monitor portatile. Un bel tocco è che le fessure di ventilazione sono coperte internamente da una rete che impedisce l’ingresso di graffette e simili.

Il telaio in acciaio si estende fino a formare il pannello posteriore dell’unità ed è fissato saldamente al coperchio. In effetti, ci sono così tante viti di fissaggio che solo il “peeker” più determinato avrà la pazienza di rimuoverle e accedere all’interno! Una volta all’interno l’impressione generale è di ordine. Tutto è ben strutturato, tutti i componenti sono di prima qualità e l’intera unità sembra costruita per durare.

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