Tra le novità Commodore dall’estate CES 1984 era la ridenominazione del C = 264 a Plus/4. Questa ridenominazione arrivò con un leggero cambiamento nel software incorporato: non si poteva scegliere più tra diversi programmi, ma ogni Plus/4 veniva consegnato con il 3-plus-1 software.

Il software nativo veniva registrato nei chip: un elaboratore di testi (solo con 40 colonne e in grado di gestire documenti con solo 99 righe x 77 colonne), un foglio di calcolo molto piccolo (solo 17 colonne e 50 righe), un programma povero di grafica (che può rappresentare graficamente i dati dai fogli, ma solo in modalità testo) e un piccolo database (999 record con 17 campi ciascuno e solo 38 caratteri per campo).
La maggior parte di questi programmi possono essere utilizzati solo con un disco floppy.

Con il Plus/4 era possibile utilizzare alcune delle periferiche del C=64 o il VIC-20, comela famosa stampante ad aghi MPS-801 e il Disk Drive 1541 che funzionava bene con esso, ma non era possibile utilizzare i programmi del C=64 (purtroppo, non era possibile utilizzare gli stessi joystick e i Datasette come C=64/VIC-20).

Questa macchina non fu costruita per essere un concorrente del C=64, ma non doveva neanche sostituirla. Si ha un BASIC migliore rispetto a C=64, questo offre istruzioni grafiche e sonore e un assembler nativo, ma era di interesse maggiore al C-64 per le caratteristiche nuove come il chip audio grande (SID: Dispositivo di Interfaccia audio) o gli sprite hardware.

Il Commodore Plus/4  fu un errore nella politica di marketing della Commodore e non ebbe successo.

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